Una vista della Madonna

Foto di Mikhail Nilov: https://www.pexels.com/it-it/foto/citta-paesaggio-edifici-italia-8430361/

Una volta tanto la vista non è per nulla del catus, ma, come si dice a Milano, della Madonna, anche se da qualche tempo non ha più il primato di essere il punto più alto di milano: parliamo della celebre statua dorata che si trova sulla sommità del Duomo di Milano che è da sempre chiamata Madonnina, anche se è alta ben 4 metri e 16 centimetri.

Realizzata in legno coperto di lamine di rame sbalzato e dorato, la Madonnina ha lo sguardo e le braccia aperte a implorare la benedizione di Dio verso la città fin dal 30 dicembre 1774, data nella quale venne posizionata e fissata da tre “magutt” (muratori in milanese).

Fin dalla sua installazione, per tradizione, nessun edificio poteva essere più alto dei suoi 108,5 metri di altezza dal suolo, ma poi, a partire dagli anni trenta, la tradizione è stata consolidata dal regolamento edilizio urbano di Milano che il comune non ha mai modificato, impedendo, per esempio, alla Torre Branca di Gio Ponti e alla Torre Velasca di superarne l’atlezza, ma poi superato successivamente con un trucco per primo dal Grattacielo Pirelli, alto 127 metri, con la posa di una copia in scala della Madonnina posta sulla sommità del grattacielo.

Forti di questo precedente nel 2010 la copia è stata spostata per essere collocata sulla sommità del nuovo Palazzo Lombardia, sede della Regione Lombardia, questa volta a 161 metri d’altezza ed infine, domenica 22 novembre 2015, issata sulla sommità della Torre Isozaki, a 209,2 metri d’altezza per continuiare ad adeguarsi a questa tradizione ormai diventata apotropaica.

Ma se da questi nuovi edifici era possibile vedere un panoramo di Milano mozzafiato e senza precedenti, dal punto di vista della vera madonnina non era mai stato possibile, così, la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, lo storico ente preposto alla conservazione e valorizzazione della Cattedrale istituito nel 1387 da Gian Galeazzo Visconti, ha deciso di installare ai suoi piedi una moderna webcam per dare a tutti questa inedita e curiosa possibilità.

La wbcam è stata accesa il 22 marzo 2023, il giorno in cui nel 1848 sulla guglia fu issato il tricolore durante l’insurrezione delle Cinque Giornate di Milano in segno di libertà dal dominio autriaco, e le sua immagini spettacolari possono essere viste 24 ore su 24 tramite il sito ufficiale all’indirizzo web webcam.duomomilano.it.

Unica nota del cactus è che si deve pagare l’accesso come si fa con un museo, fortunatamente i prezzi sono per ora modici, 2€ (+ 6 cent di diritti) per 20 minuti, 15€ (+ 30 cent) per un intero anno.

La vista è davvero unica e mozzafiato: il Castello Sforzesco, la Torre Velasca, le torri di Porta Garibaldi, il nuovo Palazzo Lombardia, i grattacieli di Piazza della Repubblica e City Life, il Pirellone, San Siro e le Alpi sullo sfondo sono a portata di mano …ops! di vista per tutti.