É una vera meridiana perché segna il tempo, ma ha la “camera oscura” perché, a differenza delle meridiane tradizionali, non proietta un’ombra su una scala oraria ma utilizza un raggio solare per fornire le proprie indicazioni del giorno, mese, stagione e segno zodiacale. Se siamo abituati a pensare che una meridiana proietti un’ombra, sembrerà davvero strano usare un raggio di sole per compiere questo lavoro. Ma soprattutto, un raggio di sole per leggere cosa, esattamente?
Sappiamo che la rotazione della terra fa descrivere una parabola al sole tutti i giorni e questa caratteristica è sfruttata dalle meridiane tradizionali per proiettare un’ombra su una superficie assolata ed indicare l’ora, ma per effetto della rivoluzione del nostro pianeta intorno alla sua stella la punta dell’ombra è sempre ad una distanza differente durante tutto l’anno. Questa distanza indica esattamente la posizione della terra intorno al sole e quindi il giorno, il mese, la stagione ed il segno zodiacale corrispondenti. Quindi rilevandone il punto alla stessa ora tutti i giorni potremo ricavare questo secondo importantissimo dato del nostro tempo.
Per convenzione la posizione migliore è quella del mezzogiorno, così quando la meridiana tradizionale proietta l’ombra più corta indicando l’ora, un altro raggio solare di una meridiana a camera oscura, filtra da un foro in una parete indicando gli altri dati del calendario su di una scala graduata di marmo posta su di un pavimento. Ovviamente l’operazione è possibile anche con le meridiane a camera aperta. In passato, però, si sfruttavano più volentieri le grandi superfici degli ambienti interni alle chiese e dei porticati, già disponibili, facendo preferire l’utilizzo di un lungo raggio di sole al posto della punta di uno gnomone enorme come un obelisco per il quale si doveva tenere sgombra una superficie liscia tutta intorno. La necessità di queste meridiane di proiettare un raggio luminoso in un ambiente più buio le hanno così dato la denominazione di “camera oscura”.
DOVE SONO
Tra le varie meridiane a camera oscura esistenti, una abbastanza conosciuta si trova a Bergamo Alta, dove, proprio sotto il Palazzo della Ragione, uno gnomone, costituito da una lastra di metallo che raffigura il viso del sole, lascia passare un raggio di sole attraverso l’apertura tonda della bocca al suo centro, proiettandolo nell’ambiente sottostante più buio ed indicando, al mezzogiorno solare preciso, giorno, mese, stagione e segno dello zodiaco.
Così facendo si possono anche sincronizzare gli orologi, perché solo a mezzogiorno preciso il raggio solare che attraversa lo gnomone posto sul limitare del porticato tocca la linea scolpita nel marmo sul pavimento. Ma oltre a questa, evidente sul pavimento, esistono molte altre meridiane a camera oscura in Italia, tra le più famose ci sono le seguenti:
- la chiesa di San Nicola a Catania che ha lo gnomone sul soffitto;
- la basilica collegiata di San Sebastiano ad Acireale;
- la chiesa di San Giorgio a Modica;
- il duomo di Milano, che pur lunga decine di metri è spesso ignorata dai visitatori;
- la basilica di San Petronio di Bologna nella quale si estende trasversalmente alla navata per 67,5 metri e con il foro gnomonico a ben 27 metri d’altezza;
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la basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri di Roma.