Il coltellino svizzero? Lo hanno inventato i romani (forse)

La Svizzera, si sa, è famosa per alcune esclusive eccellenze, come il formaggio, il cioccolato, gli orologi e… il coltellino multiuso… ma avranno inventato tutto loro?

Per il formaggio sappiamo che non è certo un’esclusiva svizzera, dato che si fa in tutto il mondo, la cioccolata arrivò in Europa solo dopo la scoperta delle americhe, mentre per l’orologio, sappiamo che il primo a teorizzarne e proporne la costruzione utilizzando un pendolo come base fu Galileo Galilei, dopo aver dimostrato la regolarità del suo moto, mentre il primo brevetto lo si deve all’olandese Christiaan Huygens, nel 1656, il primo modello a pendolo funzionante al tedesco Johann Philipp Treffler ed all’l’inglese Robert Hooke che lo presentarono nel 1666, e, finalmente, per soddisfare una richiesta della regina di Napoli dell’8 giugno 1810, lo svizzero Abraham-Louis Breguet progettò e realizzò il primo orologio da polso al mondo, il segnatempo Breguet n. 2639, avviando la leggendaria azienda degli orologi da polso svizzeri che resiste tutt’oggi nonostante la competizione agguerrita.

LA STORIA

Quindi, il coltellino multiuso è svizzero o no?

Qui la questione si fa davvero complicata, infatti anche se il coltello, o uno strumento a lama per il taglio impugnabile con una mano, l’origine della coltelleria si colloca a cavallo dell’anno mille, epoca in cui si sviluppa maggiormente la produzione dell’acciaio, con alcuni svantaggi, i primi coltelli prodotti in serie avevano perdevano facilmente l’affilatura della lama e lasciavano macchie evidenti sugli alimenti, mentre la prima vera e propria industria di coltelli di acciaio è documentata a Firenze a partire dal 1244, arrivando al primo esemplare di coltello pieghevole o a serramanico si deve attendere il 1930, quando inizia in Italia la prima produzione di coltelli con queste caratteristiche presso un’azienda di Maniago, in friuli Vezia Giulia, che realizzò un modello di coltello multiuso dotato di lama, apriscatole, punteruolo e cacciavite da appendere con un moschettone alla cintura dei pantaloni.

Ma il coltellino multiuso esisteva già, infatti nel 1891 lo svizzero Karl Elsener iniziò a produrre alcuni strumenti multiuso per l’esercito della Svizzera dotati di una lama, un cacciavite, un apribottiglie e un punteruolo, sviluppando nel 1897 la prima versione dotata di uno speciale meccanismo a molla che permetteva a più utensili di essere contenuti in un manico di pari dimensioni.

COLPO DI SCENA

Fatto: quindi, il coltellino multiuso è svizzero.

Invece no: colpo di scena!

Nel 1917, l’archeologo Pietro Barocelli, scavando in una tomba della necropoli presso l’odierna Ventimiglia trovò un oggetto curioso, un vero e proprio “set da viaggio” in argento (tranne la lama in ferro) databile al secondo secolo dopo Cristo costituito da un manico di legno entro il quale si trovavano ripiegati una lama, un punteruolo, una spatola, un pestello, un cucchiaio, una forchetta e persino una sorta di filtro!

LA FORCHETTA!

Qui la prima la prima curiosità: il ritrovamento di questo utensile conferma che all’epoca dei romani si conosceva ed usava già la forchetta, che prima di esso si credeva antrata nell’uso comune solo nel tardo medioevo, mentre a quel tempo tutti mangiavno con le mani o al massimo con un cucchiaio.

La seconda e più evidente curiosità, l’invenzione durante l’impero romano del coltellino multiuso, veniva successivamente confermata dal ritrovamento, solo alla fine del Novecento, di un secondo reperto in un forte romano del Vallo di Adriano (Gran Bretagna), databile al terzo secolo d.C. e che si trova ora esposto al Fitzwilliam Museum di Cambridge.

La grande somiglianza tra i due, sia per forma che dimensioni e con la sola eccezione per la forchetta collocata all’altra estremità del cucchiaio, fa pensare che, molto probabilmente, questo tipo di coltellino fosse decisamente diffuso tra chi si spostava al quel tempo, soprattutto tra i soldati, in tutto l’Impero.

POCHE PROVE

Al momento di questi utensili ne sono stati trovati solo tre che, considerata la totale assenza di altra documentazione a riguardo, pur confermando l’invenzione come la prima al mondo non permette di sapere a chi esattamente attribuire l’invenzione, anche se la cerchia si può considerre “ristretta” entro i confini dell’Impero Romano d’Occidente che a propria volta comprendeva anche la Svizzera, ma non solo, non permettendo di poter considerare uno svizzero come il vero primo inventore dello strumento e lasciando una sua generica sua attribuzione e dei semplici “romani” di altri tempi.

In fondo, durante l’impero romano furono inventate molte altre cose oggi comunemente usate, come il calcestruzzo che era persino più resistente del nostro, in ogni caso, da oggi potrete dire: coltellino svizzero? No romano!