Fuso orario

Tutto il Giappone ha lo stesso fuso orario, non viene applicata l’ora legale ed è GMT+9, ovvero 8 ore avanti rispetto all’Italia (GMT+1) in inverno e 7 ore avanti (GMT+2) in estate quando da noi vige l’ora legale.

 

Il clima

Anche se geograficamente il Giappone è collocato in una zona temperata dell’emisfero nord con un clima considerato generalmente mite, il Paese si estende da nord a sud per una lunghezza di circa 3000 km per cui il clima varia non solo in funzione della stagione, ma anche dalla posizione geografica delle varie regioni che ne fanno parte potendo essere temperato ma anche tropicale.

Se volessimo fare u paragone con l’Europa potremmo correlarne le temperature a quelle della zona centrale generalmente temperato, ma a volte il clima varia in modo sensibile da nord a sud e specie se prevedete grandi spostamenti, come da Kioto a Sapporo, è meglio prevedere indumenti adatti ad entrambi i luoghi.

Inoltre il suo territorio è per i ¾ montuoso facendo sì che la combinazione tra rilievo ed insularità modifichi gli effetti dei monsoni causando abbondanti piogge sulle coste con il monsone asiatico, piogge torrenziali nel meridione e nella parte sud-orientale con il monsone estivo e aria calda e umida ad esso conseguente nella rimanente parte di arcipelago.

Anche se non è rimasto escluso dai cambiamenti climatici del resto del mondo degli ultimi decenni, si può dire che le stagioni sono ancora ben definite e generalmente la primavera presenta un clima gradevole tra la fine di marzo e l’inizio di aprile fino a maggio, ovviamente a seconda della posizione geografica della località visitata, una sorta di stagione delle piogge nel mese di giugno fino a circa metà luglio durante la quale viene svolto il grosso del lavoro annuale nelle risaie, un clima caldo e umido per tutta l’estate fino a settembre con maggiore possibilità di tifoni tra agosto e settembre per poi passare ad un autunno fresco e mite fino a metà novembre e conseguentemente l’inverno che può essere molto rigido al nord ma che, insieme alla primavera, è forse una delle migliori stagioni per visitare il Giappone.

 

Orari lavorativi e festivi

Se non volete trovare le porte chiuse e gli hotel al completo è sempre meglio essere informati sugli orari di lavoro giapponesi delle grandi aziende, dei servizi, delle strutture ma anche sulle date delle principali festività locali.

Gli orari di apertura di banche, uffici postali, centri commerciali, musei, parchi e altri servizi e spazi pubblici in Giappone variano in tutto il Paese e potrebbero essere molto diversi tra loro rendendo quindi utile controllare sempre gli orari di apertura dei luoghi o delle strutture che si vogliono visitare sui rispettivi siti web.

Di seguito uno specchietto con gli orari più comuni anche se non sempre validi:

  Giorni feriali Sab Dom e Festività nazionali
Banche (con servizio cassa) 09:00-15:00 chiuso Chiuso
Uffici postali 09:00-17:00 chiuso Chiuso
Centri commerciali 10:00-20:00 10:00-20:00 10:00-19:30
Negozi 10:00-20:00 10:00-20:00 10:00-20:00
Musei 10:00-17:00 10:00-17:00 10:00-17:00
Uffici 09:00-17:00 chiuso chiuso

 

Festività giapponesi

I periodi di ferie dei giapponesi non sono normalmente molti lunghi, più comunemente è prevista solo una settimana all’anno, ma non per questo durante le festività nazionali ed i periodi canonici di vacanza dovete aspettarvi di non trovare molto affollamento, al contrario il rischio tutto esautito è sempre in allerta anche se ci sono dei periodi di vacanza più lunghi in cui la maggior parte della nazione prende le ferie e va al mare, in montagna o torna a casa dai propri familiari.

Tra l’ultima settimana di dicembre fino alla prima settimana di gennaio molte aziende osservano un periodo di chiusura, anche se generalmente breve, durante la Golden Week, che cade tra la fine di aprile ed i primi di maggio) c’è generalmente molto movimento sia a livello nazionale che internazionale, mentre in occasione dell’Obon, a metà agosto, molti giapponesi si recano nelle zone più rurali del Paese generando traffico ed affollando i resort, perciò, se intendete spostarvi senza rischi, può essere una buona idea prenotare in anticipo biglietti e hotel.

In generale, lo shinkansen, i treni espressi, i bus notturni e altre forme di trasporto su lunga distanza possono spesso essere prenotati solo un mese prima della data in cui si desidera viaggiare, il che porta a una folle corsa di persone che cercano di accaparrarsi i biglietti per il primo giorno di vacanza.

Le principali e più significative festività nazionali sia a livello culturale che spirituale sono:

Data Nome del giorno
1° gennaio Capodanno
Il 2° lunedì di gennaio Seijin no hi (Festa del raggiungimento della maggiore età)
11 febbraio Giornata nazionale della fondazione del Giappone
23 febbraio Compleanno dell’imperatore
20 marzo o 21 marzo* Equinozio di primavera
29 aprile Giornata Showa
3 maggio Giorno della memoria della costituzione
4 maggio Giornata della natura
5 maggio Festa dei bambini
Terzo lunedì di luglio Giornata del mare
Terzo lunedì di settembre Giornata del rispetto per gli anziani
22 settembre o 23 settembre* Equinozio d’autunno
Secondo lunedì di ottobre Giornata della salute e dello sport
3 novembre Giornata della cultura
23 novembre Festa del Ringraziamento per il lavoro

 

Koinobori (鯉幟) (Festa dei bambini)

Koinobori (鯉幟) sono l’usanza più significativa e gioiosa della “Festa dei bambini” (こどもの日 Kodomo no hi), o Tango no sekku (端午の節句), che ha luogo in Giappone il 5 maggio.

La festa consiste nel far volare al vento enormi carpe di carta o di stoffa dipinte con colori vivaci, che ondeggiando sembrano nuotare nell’aria.

Questi pennoni, che prendono il nome dalla carpa, che in giapponese si chiama koi, riassumono tutti i valori simbolici della festa che viene celebrata come un augurio di energia fisica e spirituale, oltre che di crescita e successo sociale pe ri nascituri.

Ogni famiglia che vanti uno o più figli maschi, per l’occasione segnala orgogliosamente al mondo la propria ricchezza issando sul tetto, per mezzo di corde, in cima a una lunga asta di bambù, tante carpe quanti sono i bambini in casa.

Il figlio maggiore sarà simboleggiato da quella più grande mentre le altre saranno fissate sotto, in scala.

La carpa, per la sua capacità di risalire i torrenti e addirittura le cascate, è considerata il più virtuoso di tutti i pesci ed un simbolo di decisione e coraggio, per questa ragjon enon è raro vederla raffigurata sulle magliette per i più piccoli e spesso, nelle famiglie, le bandiere si lasciano esposte orgogliosamente tutto l’anno per indicare che in quella casa ci sono dei bambini.

Foto di Nelo Hotsuma da Flikr

 

Prese ed elettricità

Il Giappone utilizza prese elettriche con due spinotti paralleli piatti, per cui è necessario dotarsi in anticipo di un adattatore.

La tensione è di 100 volt in CA con due tipi di frequenza: 50 Hertz nel Giappone orientale e 60 Hertz nel Giappone occidentale (incluse Nagoya, Kyoto e Osaka).

La maggior parte degli apparecchi elettrici venduti in Europa, come phon, ferri da stiro portatili e rasoi elettrici dovrebbero funzionare con la doppia tensione, tuttavia è sempre meglio controllare per non doversi dotare di un trasformatore per convertire la tensione o dotarsi sul posto di un nuovo alimentatore.

 

Wi-Fi e connettività

Anche se connettersi a internet è facile in Giappone perché sono presenti hotspot wireless in moltissime località cittadine e non dovreste mai essere troppo distante da una connessione Wi-Fi il consiglio del Cactus è di verificare se  il vostro operatore nazionale offre pacchetti di connessione all’estero, magari con minuti di telefono compresi, o dotarvi di un altro tipo di connessione come una SIM prepagata o un contratto a tempo limitato, ne esistono di tutti i tipi e non vi serviranno molti giga, proprio perchè il WI FI gratuito è quasi dappertutto e se non guardate troppi video con la connessione a consumo non consumerete poi molto, diciamo che in genere 15 Giga di Internet, 100 Minuti di telefono e 100 SMS possono bastare per un mese e costano mediamente tra i 20 e i 30 euro alla data di redazione del presente articolo.

Tra le località con WI FI gratuito troviamo:

  • i principali aeroporti internazionali, ma con modalità di connessione differenti di caso in caso che è meglio conoscere prima;
  • la maggior parte degli hotel, ma non sempre nei ryokan tradizionali e negli alloggi più piccoli in stile minshuku e soprattutto se pensate di andare al fuori dai sentieri battuti tra le montagne o in aree rurali dovreste controllare la disponibilità del Wi-Fi presso l’alloggio prescelto al momento della prenotazione;
  • se in possesso di un numero telefonico straniero gli hotspot Wi-Fi del gigante delle telecomunicazioni SoftbankSoftbank: Free Wi-Fi Passportoffre due settimane di Wi-Fi gratuito da 400.000 hotspot a livello nazionale, in questo caso sarà sufficiente impostare il roaming su “Softbank”  e digitare *8180 per ricevere la password necessaria per abilitare la connessione in ristoranti, caffè, stazioni ferroviarie principali, hotel e altre località;
  • alcune catene di bar, ristoranti fast-food e negozi di alimentari, anche se talvolta vi chiederanno la registrazione;
  • un hotspot personale o un dispositivo pocket Wi-Fida acquistare sul posto ed attivo in tutta la nazione, i chioschi per il noleggio di questi dispositivi sono normalmente situati in tutti gli aeroporti principali, hanno prezzi molto competitivi e spesso è possibile prenotarli in anticipo via internet ottenendone la consegna direttamente in hotel; tra i principali provider si trovano JAL ABC , PuPuRu Wi-Fi , Vision Inc , WiFiBOX  con pianio adatti a tutte le esigenze
  • una carta SIM di viaggio che può essere acquistata nella maggior parte degli aeroporti con piani dati adatti a tutte le esigenze;
  • infine una carta SIM con linea telefonica locale per la quale, però, le quantità dati non sono sempre competitive alle offerte nazionali per l’estero con medie di 1 GB di dati per 30 giorni a circa 3.000 yen (28 €) e per le quali il vostro telefono deve essere di quelli sbloccati e non legati ad una specifica compagnia telefonica da un qualche leasing.

 

Valuta

Lo Yen Giapponese è utilizzato in tutto il paese ed è possibile cambiare valuta negli aeroporti e nella maggior parte delle principali banche.

Anche se la società giapponese è ancora prevalentemente abituata all’uso massiccio dei contanti si potrà sempre comprare biglietti del treno, prendere taxi e pagare la maggior parte degli altri servizi con carte di credito internazionali, mentre per gli acquisti in piccoli negozi, bancarelle, templi e quasi tutto ciò che si trova per strada sarà necessario avere con sé della moneta.

Noi del Cactus, però, ti suggeriamo di partire già con denaro contante a sufficienza per le vostre spese spicciole, sapete voi meglio di chiunque altro a quanto potrebbe ammontare, perché anche se potrete usare la carta di credito per molti pagamenti il cambio valuta sul posto o il prelievo bancario può essere molto oneroso a seconda della vostra banca e di quella dove prelevate e dal momento in cui state prelevando perché non tutti i bancomat sono attivi 24 ore su 24 e quelli disponibili potrebbero essere al di fuori del circuito della vostra banca.

Una buona idea è portare con sé un portamonete perché il peso nel portafoglio potrebbe accumularsi in fretta.

Quando si entra o si esce dal Giappone, è necessaria una dichiarazione doganale se si porta con sé più di un milione di yen (al momento della redazione dell’articolo circa 6.150,00 €) tra contanti, assegni, traveller’s cheque, titoli, ecc., in ogni caso consultare il sito ufficiale della  dogana giapponese (in inglese) dove sono presenti tutte le informazioni necessarie non è mai una cattiva idea.

 

Carte di credito

Anche se le carte di credito, debito e prepagate di circuiti internazionali sono di solito accettate in tutto il Paese, talvolta i negozi non indicano i simboli delle carte che accettano ed in questi casi è meglio chiedere al personale se è possibile usare la tua carta prima di cominciare a fare acquisti.

Anche alcune compagnie di treni con tratte brevi non accettano carte di credito ed in quel caso, se non vi piace trasportare grandi somme di denaro in contanti, un’ultima opzione per i pagamenti è l’acquisto di una carta Suica o Pasmo.

Queste carte non servono solamente per i treni e possono essere usate su molti altri mezzi di trasporto e persino in moltissimi negozi di alimentari e in un numero sempre crescente di negozi e ristoranti rappresentando, così, una valida alternativa ai contanti ed alla carta di credito, anche se è comunque sempre utile contenerne il valore perché, come detto, non possono essere sempre usate dappertutto.

 

Passaporto

Per soggiorni di breve durata, ovvero fino a 90 giorni, per turismo, affari, visita ad amici o parenti, ecc. che non comprenda attività retribuite gli italiani non hanno la necessità di avere un visto, che sarà comunque necessario per visite con altre motivazioni e per alcune nazionalità.

Per essere certi di non rientrare in nessuna delle casistiche di esclusione del visto è sempre meglio visitare il sito ufficiale (in inglese) del Ministero degli Affari Esteri giapponese (MOFA) per avere un quadro completo della situazione.

Il passaporto dovrà comunque essere valido per tutta la durata del soggiorno che andrà dichiarata all’arrivo.

 

Dogana giapponese

Anche in questo caso, per fugare ogni dubbio in modo completo ed affidabile, è presente nel web la pagina ufficiale della dogana giapponese (in inglese) dove si trovano le risposte a qualsiasi domanda in merito ai dazi e alle tasse doganali vigenti in Giappone.

Quando si entra in Giappone, è sempre necessario consegnare una dichiarazione doganale sia per gli effetti personali che per il bagaglio non accompagnato all’ufficio di sdoganamento.

I moduli per la dichiarazione doganale sono normalmente disponibili e distribuiti sull’aereo, sulla nave o presso l’area di ispezione doganale del punto di ingresso in Giappone, ma è anche possibile presentare la dichiarazione (e-filing) tramite pagina web o codice QR, inoltre, controllate sempre se anche se vi sono procedure o necessità, anche temporanee, per lo sdoganamento per i passeggeri.

Come in molti altri Paesi, ci sono restrizioni sull’indennità duty-free e sulle importazioni ed esportazioni, oltre a limitazioni per animali vivi e materiali protetti, quindi controllate bene sul sito se possedete una di queste cose e volete portarle con voi.

Tra i prodotti vietati ci sono specie minacciate di estinzione; avorio; carne e prodotti derivati; piante e prodotti derivati; nel caso di carne e vegetali la norma viene giustificata con la prevenzione dell’insorgere di malattie infettive degli animali e di parassiti nocivi delle piante.

Il Giappone si estende su isole adiacenti e come tale è generalmente più isolato delle nazioni continentali al punto che alcune malattie erano sconosciute almeno fino all’apertura al turismo di massa, al quale i giapponesi hanno associato l’importazione di virus altrove già relativamente molto comuni e diffusi, come l’HIV, generando nella popolazione grande diffidenza verso ogni possibile importazione occidentale di contaminazioni.

Anche se la cosa sembra esagerata, non è da prendere sottogamba, le multe possono arrivare a 3 milioni di JPY (18.500,00 €) per le violazioni minori e fino a a 50 milioni di JPY (308.000,00 €) per quelle commerciali e/o pene detentive fino a 3 anni.

Per saperne di più consultate il materiale pubblicitario ufficiale  o il sito web del Ministero dell’agricoltura, delle foreste e della pesca del Giappone (Quarantena degli animali  / Quarantena delle piante) .

Se si vuole pre-registrare online le informazioni necessarie per le procedure di arrivo: “Immigrazione”, “Dogana” e “Acquisti esenti da tasse” ed eventualmente generare un codice QR per facilitarle si può visitare il sito Visit Japan Web dove è presente un servizio online per le persone che entrano o tornano in Giappone.

 

La tassa di soggiorno

Chi visita il Giappone è tenuto a versare all’ingresso una tassa di soggiorno di 1.000 yen che il governo utilizza (e lo fa davvero) per espandere e migliorare l’infrastruttura turistica del Paese.

Informazioni sulla tassa di soggiorno internazionale si trovano nel sito dell’Agenzia Fiscale Nazionale

 

Leggi locali

In Giappone l’ignoranza non è accettata come valida linea di difesa, quindi, se vedete cose strane o non siete sicuri come comportarvi, informatevi prima sulle eventuali regole locali e speciali così da evitare spiacevoli incidenti o malintesi.

Portate sempre il passaporto con voi come forma di identificazione, non è detto che vi sarà mai necessario mostrarlo, ma potrebbe venirvi chiesto.

Attenti al fumo: fumare è ancora consentito nella maggior parte dei ristoranti e bar, tranne nelle aree designate.

La regola è molto severa, soprattutto nelle grandi città, e può comportare una multa se lo fate in un posto vietato, quindi, se non siete sicuri evitate di fumare anche camminando per la strada o fatelo solo dove è chiaramente indicata una zona fumatori.

Bere all’aperto, invece, non viola alcuna legge: anzi, fa parte della cultura locale e, soprattutto durante la stagione dell’hanami in primavera, è comune fare picnic sotto i ciliegi in fiore con bevande bene in vista, tuttavia, i comportamenti chiassosi e rumorosi sono da evitare accuratamente perché non fanno parte in alcun modo della cultura giapponese, sempre riservata e rispettosa degli altri, quindi, nelle feste all’aperto, è meglio tenere la propria esuberanza ben sotto controllo e ricordarsi di non sporcare e raccoglere sempre i propri rifiuti.

 

Droghe

Il Giappone è uno Stato a tolleranza zero per qualsiasi crimine legato alla droga e va quindi accuratamente evitato, inclusa la cannabis che se è sempre più comune in molti altri Stati qui è trattata come qualsiasi altra droga, facendo sì che il possesso anche di minime quantità possa comportare una pena detentiva anche se l’avete prescritta come medicinale terapeutico nel vostro paese d’origine.

Per maggiori informazioni leggete questo PDF.

 

Tatuaggi

In Giappone i tatuaggi sono storicamente associati alla criminalità e molte piscine, bagni termali pubblici, resort termali e palestre negano l’entrata a chiunque abbia tatuaggi, anche piccoli, anche se in taluni casi vi chiederanno solo di coprirli. È comunque sempre meglio informarsi prima per evitare inutili discussioni o delusioni.

 

Acqua potabile

Anche se l’acqua in bottiglia è facilmente reperibile in tutto il Giappone, tra cui numerosissimi distributori automatici nelle strade, l’acqua del rubinetto è assolutamente sicura da bere.

 

Emergenze

Il numero giapponese per le emergenze che richiedono l’intervento della polizia è il 110, mentre per incendi ed ambulanze dovrete comporre il 119.

 

La salute

Quasi nessuno ve lo dice mai e si spera non ne abbiate bisogno, ma la salute è una delle cose che potrebbero risultare molto costose se per una qualsiasi ragione doveste avere necessità di un medico, in questo caso un’assicurazione medica temporanea di viaggio internazionale è sempre utile.

 

Servizi postali

Invece di una semplice e-mail è possibile inviare a casa una cartolina, ma anche spedire regali alleggerendo la valigia, gli uffici postali giapponesi sono ben organizzati, facili da utilizzare e il personale sarà sempre felice di aiutarti.

Cartoline e lettere

Le cartoline e i francobolli sono disponibili presso uffici postali, negozi di alimentari e chioschi delle stazioni ferroviarie di tutto il Paese. Le cassette postali sono situate nei pressi di attraversamenti stradali, edifici e strutture pubbliche e di solito hanno due aperture: una per lettere e cartoline e una per articoli più ingombranti.

L’ufficio postale

Alloggiando in un hotel, la reception aiuterà sicuramente a spedire posta o pacchi, ma è anche molto facile farlo da soli all’ufficio postale. Negli uffici più grandi ci sono di solito vari sportelli che gestiscono anche alcuni servizi bancari oltre che quelli postali.

Dopo aver preso il numero, se previsto, con pacchi e lettere normali sarà sufficiente avvicinarsi allo sportello, il personale sa cosa fare e la barriera linguistica non sarà un grande problema rimanendo a vostro carico praticamente solo i costi che vi saranno indicati prima del pagamento.

Con la posta espresso, invece, si dovranno compilare una serie di moduli normalmente scritti sia in inglese che in giapponese, in ogni caso, se non siete sicuri, il personale sarà sempre disponibile ad aiutarvi.

Per informazioni su come spedire una lettera o un pacco dal Giappone potete visitare il sito ufficiale delle Poste Giapponesi (in inglese).

Esiste anche un servizio di posta aerea internazionale divisa in lettere (lettere, aerogrammi e cartoline), pacchi ed EMS (Express Mail Service) con la quale è possibile inviare pacchi postali esteri verso la maggior parte delle altre nazioni.

Il peso massimo di un pacco singolo di solito è di 30 kg, ma dipende dalla destinazione perché materiali contenuti consentiti e dimensioni massime dei pacchi differiscono anche di molto a seconda della destinazione.

L’EMS  è il modo più rapido per spedire documenti e pacchi in oltre 120 paesi e territori di tutto il mondo.

Gli uffici postali, però, non gestiscono i servizi di consegna di altre società come per i corrieri privati come DHL e FedEx che sono presenti nel paese e che offrono servizi internazionali facendo si che la scelta del servizio non dipenda solo dal suo costo, ma anche dal tipo di articolo che si desidera inviare, se non si tratta di articoli pericolosi o generalmente proibiti, solitamente le reception degli alberghi sono bene informate in materia.

 

Lingua

La lingua ufficiale del Giappone è, ovviamente, il giapponese ed anche se vi dicono che l’inglese è generalmente compreso nelle principali città e nelle località turistiche maggiori non sarà facile parlare con la popolazione locale, nemmeno negli hotel più lussuosi, perché gli esami di lingua, comunque non così comuni nelle scuole, sono normalmente solo teorici ed anche chi li ha superati spesso è in grado di capire qualcosa leggendo ma non ha una produzione verbale sufficiente e comprensibile, quindi, qualche piccola nozione linguistica locale non guasta.

Prima di leggere il piccolo glossario si deve comprendere che in giapponese le parole non hanno quasi mai una diretta corrispondenza con sostantivi altre lingue, ma esprimono concetti più ampi, la parola “Sumimasen” per esempio, si può tradurre con “mi scusi”, ma i giapponesi hanno cinque differenti modi di scusarsi e la parola proposta ha un significato molto più ampio che può essere usato sia per scusarsi che per attirare l’attenzione che per dispiacersi di qualcosa per il quale non vale “Gomen nasai” come “mi dispiace” dato che ci sono sei modi di dispiacersi ed a propria volta questa parola può essere usata per chiedere un favore, ringraziare, salutare, chiedere permesso tra la folla o persino per un rifiuto secco, con il significato di non l’accetto, ed infine delle scuse.

Attenzione quindi nel loro uso se l’ambiente non vi è familiare perché potreste essere frantesi, in quel caso il sorriso che vi faranno significherà “che idiota” …

Ecco, comunque, un elenco di semplici saluti giapponesi, frasi per richiamare l’attenzione di qualcuno e domande facili.

Giapponese Italiano
Ohayo gozaimasu Buongiorno
Konnichiwa Buon pomeriggio
Konbanwa Buonasera
Oyasumi nasai Buonanotte
Sayonara Arrivederci
Sumimasen Mi scusi
Gomen nasai Mi dispiace
Wakarimasen Non capisco
Arigatou Grazie
Hai
Iie No
Doko desuka _____ Dov’è ____?
Ikura desuka (_____) Quanto costa (____)?
Oishii È buonissimo (cibo)
Tanoshii È divertente

 

Ricordate anche che ai giapponesi non piace la falsità, quindi se siete in difficoltà non esitate a farlo capire senza strafare pensando di essere simpatici, non capirebbero, invece, restando calmi e gentili otterrete altrettanta calma, gentilezza e grande collaborazione.

Qualche link che non guasta mai:

Parole e frasi utili: Tourist’s Language Handbook (Manuale linguistico del turista)

App di traduzione vocale gratuita VoiceTra.

E-lerning della Japan Foundation: JF Japanese e-learning Minato; Hirogaru, get more of Japan and Japanese.

Brochure di viaggio del JNTO  in italiano.

 

Gli ideogrammi

La scrittura giapponese è considerata tra le più complicate del mondo per l’uso degli ideogrammi kanji, giunto dalla Cina circa 1500 anni fa, che possiede ben 2997 caratteri e due differenti sillabari, l’hiragana e il katakana.

Quasi tutte le frasi giapponesi contengono sia kanji che hiragana, mentre più raramente viene utilizzato il katakana il cui uso è riservato alla traslitterazione delle parole e dei nomi stranieri, per la trascrizione di nomi scientifici di animali e piante e per i versi degli animali.

Sbarcati in Giappone vi sentirete, quindi, improvvisamente analfabeti e salvo qualche occasione in aeroporto e nei luoghi turistici più gettonati dagli stranieri non troverete simboli di scrittura familiari, librerie ed edicole saranno off limits e, se non saprete dove guardare, anche molti pannelli indicatori ed orari dei mezzi pubblici saranno incomprensibili, quindi, per non avere problemi, suggeriamo comunque di dotarvi di qualche app dedicata o di Google Lens con una connessione internet attiva.

 

Ufficio del Turismo del Giappone

L’Ufficio nazionale del turismo giapponese (JNTO) ha una linea diretta 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, il sito è in giapponese, ma esiste una brochure in inglese che potrete consultare cliccando qui. È anche possibile scaricare il PDF ma sono ben 190 Mbyte…

 

Finalmente si parte… leggi come non farsi trovare impreparati all’arrivo

oppure vai alla sezione:

Speciale Giappone

Alcune importanti regole comportamentali

Qualche curiosità aggiuntiva…