Non aspettatevi alcun bilinguismo
I giapponesi usano ideogrammi e parlano la loro lingua, se non andate in una grande città turistica, come Tokio per esempio, non sarà facile trovare qualcuno che parla la vostra lingua e nemmeno l’inglese, persino negli hotel di lusso l’interprete spesso non vi capisce, così sarete costretti ad ingegnarvi e talvolta serve davvero molta, molta, pazienza (che i giapponesi hanno da vendere).
All’arrivo la prima sorpresa, in un aeroporto internazionali ci si aspettano almeno indicazioni in inglese, invece anche qui sono davvero poche, bus, taxi, railway station, toilette e non molto altro, quindi ci si deve ingegnare, anche gli orari dei treni per raggiungere la città non sono sempre tradotti, ma quasi sempre esiste in un angolo almeno un terminale in lingua inglese, anche se è bene munirsi subito di un po’ di Yen per i pagamenti automatici.
Ma niente paura: io Giapponesi sono anche maestri nel rendere facile qualsiasi cosa, quindi osservate bene attorno a voi, potreste trovare qualche simbolo conosciuto, come quello del treno, taxi o bus, con un colore particolare e sul terreno un percorso con lo stesso colore seguendo il quale arriverete alla stazione, parcheggio o fermata.
In definitiva, pazientando ed osservando, molto spesso, potrestre trovare da soli la soluzione ai piccoli problemi da turista.

Trasporti
Nei bus si entra da dietro e si esce di fronte
Le fermate dei bus sono quasi sempre doppie, poco prima della salita c’è la fermata per la discesa dei passeggeri, così da fare posto all’interno, il conducente si ferma poco prima di dove vi trovate ed apre solo la porta anteriore, la tentazione è quella di correre per salirvi: sbagliato!
Quando tutti saranno scesi la porta si chiuderà, l’autobus avanzerà qualche metro fino a porre la porta posteriore al centro della fermata ed il conducente la aprirà affinché possiate salire, se è pieno non preoccupatevi, non ci sono obliteratrici da inseguire, farete tutto scendendo, infatti il conducente, un autista munito di tutto, incluso microfono per farsi sentire da tutti, dopo aver annunciato la vostra fermata si prepara a farvi pagare prima che scendiate.
Se avete già il biglietto vi sarà ritirato, visionerà l’abbonamento oppure accetterà contanti e talvolta i pagamenti elettronici e solo dopo aver regolato il viaggio il tornello per l’uscita vi farà passare.
Inoltre, nelle più affollate stazioni ai capolinea degli autobus, potreste anche trovare fermate completamente doppie, in una zona della stazione si scende solamente ed in un’altra si sale, in quel caso dovrete fare attenzione perché solo la salita è segnalata, mentre la discesa è in una zona comune, quindi non fate caso dove scendono le persone e cercate sempre l’insegna della fermata, sarà quello il solo posto dove potrete accedere ai mezzi.
Facile, no?
Anche sui treni locali ci sono posti prenotati
Una cosa molto comune in Giappone sono i posti riservati sui treni locali ed un modo del tutto efficiente di controllare i biglietti.
Comprando il biglietto potreste poter riservare il posto, in quel caso vi sarà indicato il vagone ed il numero del sedile, così come ovunque, solo che qui si tratta di treni locali.
Per facilitare le operazioni di ingresso ed uscita dai treni, sulle banchine potrete osservare dei numeri posti in alto sopra le vostre teste, sono i numeri dei vagoni al di sotto dei quali si trovano delle linee parallele ai binari a distanza di circa un metro e mezzo dal bordo del marciapiede.
Questi segnali sul pavimento sono le linee dietro le quali vi dovrete incolonnare per prendere correttamente il treno in modo che quando si ferma troverete la porta di fronte a voi e vi sarà spazio per far scendere eventuali passeggeri.
Una curiosità è che, se vi trovate al capolinea, potreste assistere alla pulizia dei vagoni che avviene di frequente, l’operazione è effettuata da inservienti che giungeranno in fila pochi secondi prima del treno (qui i convogli spaccano il secondo) e si piazzeranno a fianco delle porte in modo che appena finite di sbarcare le persone possano fermare gli ingressi con delle catenelle, impedendo ai più impetuosi di accedere troppo presto, ed entrare a pulire il vagone.
Quasi tutti i treni hanno sedili mobili che gli inservienti sganceranno, così che, ruotando, sia possibile pulire in fretta al di sotto di essi con una sola spazzolata. Gli inservienti entreranno ed usciranno dal treno in fretta, lasciandolo dietro di loro ripulito da eventuali remoti residui dei viaggiatori che, normalmente, non lasciano nulla dietro di loro, ma può sempre capitare, inoltre rimuoveranno lo sporco più grosso per i passeggeri successivi.
Se avete assistito a questa scena, una volta tolta la catenella ed allontanatosi gli inservienti, finalmente potrete entrare ed accomodarvi, cercate il numero del vostro sedile e dopo esservi seduti noterete sullo schienale di fronte a voi, o sulla parete se siete i primi della fila, una clip o una taschina nella quale dovrete infilare il vostro biglietto con le scritte rivolte verso di voi in modo che il controllore, passando, le possa vedere e verificare i biglietti senza disturbarvi.
A questo punto potete distrarvi, fare foto e guardarvi intorno o, se siete stanchi, potete anche addormentarvi, attenti solo a non perdere la vostra fermata!
L’ultima nota riguarda l’ingresso alle stazioni, spesso troverete dei tornelli che si aprono infilando il biglietto valido nell’apposita fessura, la stessa cosa succederà anche all’uscita, dove il biglietto potrebbe esservi trattenuto così che non dobbiate smaltirlo rischiando di perderlo sporcando l’ambiente, altre volte, invece, l’accesso alle stazioni sarà libero, in tutti i casi non arrabbiatevi mai se incappate in qualche difficoltà, ci sarà sempre del personale di stazione che anche non parlando altro che il giapponese cercherà di aiutarvi.
In Giappone se qualcosa non funziona perché voi non capite, è comunque considerato un errore del sistema e non solo un problema vostro, quindi siate gentili con tutti perché la vostra difficoltà sarà anche una preziosa segnalazione per migliorare il sistema e nessuno vi maltratterà per questo dandovi degli stupidi, come accade spesso da noi, al contrario potreste persino ottenere ringraziamenti e gratitudine per aver contribuito a far emergere una falla del sistema che sarà sicuramente corretta al più presto.
Spostarsi può essere complicato
Nonostante una discreta copertura di mezzi di trasporto locali, spostarsi potrebbe essere complicato per la difficoltà di leggere le mappe e, specialmente, per la difficoltà a farsi capire agli sportelli dei bigliettai e la carenza di distributori automatici in lingua inglese, che di solito si trovano ai lati degli altri e sono riconoscibili solo per il pulsante che indica la disponibilità della lingua come alternativa.
Anche il personale normalmente non vi capirà, ma fate attenzione la cortesia ed i sorrisi non sono segno di debolezza, al contrario, se esagererete saranno guai seri, la polizia non perdona, quindi comportatevi bene, chiedere e sarete accontentati, anche se con qualche difficoltà…
Gli oshiya (spingitori)
La scena è relativamente familiare nel web, in alcune città molto affollate, come a Tokio, all’ora di punta sono solitamente strapieni con centinaia di persone che cercano di entrare comunque sull’ultimo treno per casa o per andare al lavoro rendendo quasi impossibile chiudere le porte dei mezzi.
In questi momenti intervengono gli “oshiya” o “spingitori”, li riconoscerete perché indossano uniformi, guanti bianchi, cappelli e mascherine.
Questi lavoratori “di fatica” hanno come compito quello di spingere le persone nei vagoni per permettere la parteza del treno, così che tutti entrino senza rimanere intrappolati nelle porte.

Prendere un taxi
In qualsiasi parte del mondo prendere un taxi non è quasi mai una cosa difficile, una volta arrivato si entra nell’abitacolo e si indica la destinazione, in Giappone, però ci sono delle particolarità, poiché aprire o chiudere manualmente la porta dell’auto è considerato molto offensivo e per questo sono corsi ai ripari.
Per prima cosa se non siete inglesi troverete curioso dover approcciare il veicolo dalla parte opposta alla quale siete abituati, ma questo è solo un dettaglio, infatti, una cosa che non dovrete fare mai è toccare le porte e cercare di aprirle e chiuderle da voi senza aver prima accertato che, come per la maggior parte dei taxi, la vettura non abbia porte automatiche comandate dall’autista.
In qual caso vi trovereste di fronte a due problemi, il primo che la porta muovendosi da sola potrebbe persino ferirvi o farvi cadere, il secondo che l’autista si offenda e possa rifiutare la corsa.
Sempre meglio, quindi, armarsi di calma, osservare ed aspettare gli eventi prima di agire senza controllo.

Ora che sapete le cose fondamentali leggete qualche importante regola comportamentale
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